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Fratelli Carlessi: La scala del successo

Come essere sicuri del risultato finale di una lavorazione? Facendo una piccola campionatura con cui parametrare tutti i settaggi per poi replicarli sull’intera lavorazione.


Con Spray Lab, Fratelli Carlessi ha “miniaturizzato” il concetto di spruzzatura.


La macchina, vista allo scorso Simac Tanning Tech, è un piccolo “Laboratorio pilota” in cui tutti i settaggi – dalla calibrazione delle formulazioni chimiche alla predisposizione delle pistole – sono stati totalmente riprogettati per essere quanto più contenuti possibile. L’impianto può essere usato per piccole produzioni, in modo da non occupare il lavoro delle grandi linee. Ma, soprattutto, è “al servizio” delle grandi linee: serve per testare e mettere a punto le condizioni di lavoro e renderle riproducibili su vasta scala. È possibile effettuare pratiche lavorazioni di campionatura con cui mettere a punto i diversi parametri di rifinizione, da trasferire, poi, sull’intero lotto di lavoro.


In linea con le altre macchine Carlessi, anche Spray Lab presenta una pratica interfaccia di sistema e può essere facilmente programmata per i vari cicli di lavorazione attraverso il pannello a controllo touch da cui accedere a tutte le impostazioni e le operazioni.


Accanto a questo progetto, l’azienda ha anche messo a punto l’evoluzione dell’essicatoio Cell Rotary Conditioning. La macchina ora monta un particolare telaio che permette una tensione delle singole pelli ancora più calibrata e offre possibilità di asciugatura ancora più precise. È un impianto avanzato, in grado di lavorare nello stesso momento pelli bagnate con diverse sostanze o appartenenti a diversi lotti di produzione. Il ciclo – sempre controllabile – è completamente automatizzato, con risultati ripetibili indipendentemente dai volumi di produzione o dai tipi di pelli in lavorazione.


Al di là di tanta tecnologia, va ricordato che CRC è stata messa a punto in seguito alla fattiva collaborazione di Fratelli Carlessi con gli scienziati dell’Istituto Creative Leather Technology dell’Università di Northampton, in Inghilterra, impegnati in uno studio per definire il ruolo dell’asciugatura nel processo conciario. L’esperienza dei tecnici della ditta di Arzignano ha aiutato gli scienziati a comprendere il modo in cui i processi di asciugatura influenzano fisicamente la pelle, in termini di resa superficiale e prestazioni finali d’uso. Il controllo accurato dell’umidità interna per ogni singola pelle durante le operazioni di rifinizione è fondamentale per migliorare le caratteristiche finali della stessa e quelle che saranno le sue prestazioni. [...]


 

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